Saturday, June 30, 2012

CineClubDante


Next class, Thursday the 12th of July.







After De Sica’s masterpieces (Miracolo a Milano and Ieri, oggi e domani), and Fellini’s Le notti di Cabiria, our fascinating journey through the history of Italian Cinema brings us to Francesco Rosi’s Salvatore Giuliano, a 1962 neo-realist documentary, shot in non-linear style, that follows the lives of those involved with the famous Sicilian bandit, Salvatore Giuliano.
British critic Derek Malcolm called it "almost certainly the best film about the social and political forces that have shaped Sicily”, and Terrence Rafferty (The New Yorker and The New York Times) noted that "Salvatore Giuliano manages to sustain an almost impossible balance of immediacy and reflection: it's such an exciting piece of filmmaking that you might not realize until the end that its dominant tone is contemplative, even melancholy”.
Come and watch the movie, and talk about it with our teacher Matteo Telara
We remind you that CineDanteClub is a language class, an unusual way to go deeper into the Italian culture and improve your language skills. Please let us know by email if you will come so that we can arrange the room.

$5 for students
$10 for everybody else.
Coffee included.

Thursday 12th of July at 1.30pm at Dante’s.

Monday, June 25, 2012

Venerdì scorso alla Dante...



Edoardo, la tua crostata era buonissima!


Italian Food and Culture Presentation

Over 40 people attended our special lunchtime event presented by Wilma Laryn, wine- maker and producer of the Italian radio broadcast Cartolina.

Che mangiata!


Wilma offered us an engaging talk about Italian food and culture throughout the centuries, accompanied by fascinating images and photos, and after the talk we all enjoyed a delicious Italian shared lunch, and Wilma's Cracroft Chase Wine.

Also remember that Wilma has invited you all to visit her vineyard and cellar in Christchurch! Andiamo??


Grazie per la presentazione e per il vino Wilma!
Photos by Alessandra Zecchini ©

Sunday, June 17, 2012

New prospectuses for term 3 Italian language classes in Auckland


Italian Language Courses – Term 3- 2012



Learn Italian this winter!
The Dante Alighieri Society of Auckland offers courses for adults and children, all levels and ages.

To see our timetable and prices click below:



Thursday, June 14, 2012

Villa Necchi-Campiglio, something special to see in Milan




The beautiful residence built between 1932 and 1935 by architect Piero Portaluppi. The villa was built right in the city centre by the Italian industrial family Necchi who made their fortune by manufacturing sewing machines and enameled household goods. Silver doors, inlaid mirrors into precious woods and parchment covered walls are some of the details.  The villa encloses one of the most beautiful Milanese gardens, a heated swimming pool and tennis court.

The two sisters Gigina and Nedda Necchi as well as Gigina’s husband, Angelo Campiglio, lived in the villa until the 1940s – when the Fascist minister Alessandro Pavolini sequestered the villa as his command headquarters. After the end of the war, the British moved in, afterwards the Dutch consul. During all these decades, the interior decoration remained unchanged. As late as in the 1960s, the former owners were allowed to move in again. And right away they told designer Tomaso Buzzi to spruce up the dusty interior decoration by Portaluppi with more lively style elements. Buzzis measures were characterized by a traditional style, quite different from his predecessor – now the stern marble fireplace faces baroque tapestries. This eclecticism is unique, and remains hotly debated among purists. 






It was donated to the FAI in 2001 by the sisters Gigina Necchi Campiglio and Nedda Necchi. After three years of restoration and 6 million Euros Villa Necchi is now open to visitors. The house is displayed as if the sisters were still in residence.  The wardrobes contain couture and family photographs remain on the tabletops. The bathrooms are a particularly ahead of their times, the guest bathroom’s use of a freestanding wall to conserve space is more akin to a contemporary design.  



Inside the villa, two wonderful collections: Claudia Gian Ferrari’s collection of works of art dating from the early 20th century (with 44 works by various artists, from Arturo Martini to Giorgio Morandi, from Giorgio de Chirico to Mario Sironi) and the collection of 18th-century paintings and decorative arts donated from Alighiero and Emilietta De’ Micheli (with paintings by Canaletto, Tiepolo, Marieschi and Rosalba Carriera as well as precious Chinese porcelain and Lombard majolica, miniatures by Jean Baptiste Isabey belonging to Napoleon).

Villa Necchi is part of ‘The Historic House Museum of Milan’, which includes Bagatti Vasacchi Museum, Boschi-Di Stefano Home and Poldi Pezzoli Museum.

For further information please visit www.casemuseo.it



 

Source: Italian Government Tourist Office


Tuesday, June 12, 2012

CASSATA SICILIANA (SENZA GLUTINE!)



Today we are going to Sicily, courtesy of a very talented blogger, Elena from the blog La Celiaca Pasticciona. Elena is offering us the queen of all Sicilian cakes: La Cassata! In her article there is a bit about the history of this traditional cake and, most importantly, how to make it, step by step from scratch (sponge and marzipan recipes included). As a bonus Elena even tells us how to make a gluten free sponge, and if you would like to find more delicious gluten free recipes do visit her blog in Italy by clicking here.


Buona Lettura!



Cassata
Sicily

OPERAZIONE CASSATA SICILIANA SENZA GLUTINE


Photos and text copyright of and kindly reproduced with permission of La Celiaca Pasticciona




“TINTU È CU NUN MANCIA A CASSATA A MATINA RI PASQUA” che tradotto letteralmente diventa: “Cattivo è chi non mangia la cassata la mattina di Pasqua”. Il tutto suona come un avvertimento a non fidarsi mai di chi non mangia la cassata nel giorno più importante per i cristiani e questa la dice lunga sull’amore dei siciliani verso questo piatto tipico.
Anche se nasce come dolce pasquale, ormai nella tavola di ogni famiglia in occasione di una ricorrenza o festeggiamento importante, ad esclusione del periodo estivo, non può mancare la Cassata tradizionale.
Impossibile scoprire in quale pasticceria venga fatta quella più buona: si passa dalla competizione tra vie dello stesso quartiere  a quella tra quartieri della stessa città fino ad arrivare a quella tra Sicilia Orientale e Sicilia Occidentale. Ci sono mille varietà e tutte formidabili, nel gusto e nell’aspetto. Le sue origini risalgono ai tempi della dominazione araba. Probabilmente questo dolce nasce dal connubio tra una semplice torta di ricotta che i contadini facevano tradizionalmente sull’isola e dei preziosi ingredienti provenienti dal Nord Africa quali la canna da zucchero, le mandorle, gli agrumi.  Nel tempo la tradizionale e semplice torta di frolla e ricotta cotta al forno è stata sostituita dal dolce a base di pan di spagna assemblato a freddo e sigillato da un anello di pasta reale. L’aggiunta di quest’ultimo ingrediente si fa risalire al periodo di dominazione Normanna. Sembra che la pasta reale sia stata creata dalle monache della Chiesa della Martorana, una costruzione originariamente normanna, risalente al 1.100 D.C., che è stata trasformata e inglobata al monastero benedettino adiacente fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana. Le suore impastavano lo zucchero con le mandorle per ottenere questa pasta morbida e profumata che si usa ancora oggi per fare quella che i siciliani chiamano appunto la “Martorana” cioè delle riproduzioni di verdure e frutta in pasta reale che si preparano per il 2 di novembre, per festeggiare la giornata di commemorazione dei defunti (Festa dei morti).
L’arricchimento con glassa di zucchero, frutta candita e confettini si è aggiunto nel XVII secolo, durante l’espressione nell’isola del Barocco, dal quale eredita una eccessiva cura nella decorazione, nella  scenografia e nell’uso di colori accesi.
Nella tavola del pranzo di Pasqua di quest’anno ho potuto mettere in bella vista la mia cassata senza glutine grazie al mini corso teorico e pratico fatto a casa di Sonia; a lei va tutto il mio affetto e la mia riconoscenza per avermi insegnato che non bisogna avere paura di affrontare la preparazione di qualsiasi piatto, anche se può sembrare tanto difficile. In effetti fare la cassata non è per niente complicato, un po’ lunghetto lo ammetto, ma a portata di tutti.



Il marzapane  e il pan di spagna si preparano il giorno prima. 

Pan di Spagna:

4 uova

150 g zucchero

150 g farina 00 (o farina senza glutine Biaglut) setacciata

scorza grattugiata di 1 limone non trattato

1 pizzico di sale



Prima di cominciare è importante precisare che le uova devono essere a temperatura ambiente: o si escono dal frigo per tempo o si immergono in acqua calda per qualche minuto.

Imburrare e infarinare la teglia, in modo da accelerare il tempo di passaggio in forno che va acceso ad una temperatura di 180° .

Con l’aiuto delle fruste elettriche, sbattere le uova con lo zucchero in una ciotola per non meno di 15 minuti, se si ha solo l’aiuto dello sbattitore elettrico. Questa è la fase che permette di non usare lievito, praticamente si sfrutta l’aria che viene inglobata con le fruste.

Montare anche oltre il tempo indicato, fin tanto che alzando le fruste a sbattitore spento queste non disegnino sull’impasto sottostante. Aggiungere la scorza di limone grattugiata.

In modo molto delicato, incorporare la farina setacciata utilizzando il cucchiaio di legno con la parte cava rivolta verso il basso; per evitate di smontare l’impasto inserire il cucchiaio con un movimento rotatorio del polso. L’aggiunta di farina deve essere un procedimento veloce.

Versare il tutto a partire dal centro della teglia, in modo che l’impasto si distribuisca in modo equo.

Infornare a 180°, tenendo sempre d’occhio la cottura. Queste indicazioni andavano bene per quando usavo la farina 00; i mix per dolci senza glutine contengono molto amido e tendono a cuocere prima e a bruciarsi. Se c’è questo rischio a metà o nella parte finale della cottura abbassare leggermente la temperatura, magari a 160°. Bastano 20/25 minuti.

Ingredienti per un panetto di marzapane da 200 g:
100 g farina di mandorle
100 g zucchero a velo
1, 5 cucchiaini di sciroppo di glucosio aromatizzato al pistacchio (si presenta di colore verde)
4-5 gocce di essenza di mandorla amara.
20 ml di acqua

In un tegamino versare lo zucchero a velo insieme all’acqua e mettere sul fuoco più piccolo a fiamma moderatamente allegra. Continuare a mescolare con una spatola o un cucchiaio di legno. In una ciotola versare la farina di mandorle. Appena lo zucchero si è sciolto e prima che faccia tutte le bolle, togliere dal fuoco, continuando a mescolare, e versare nella ciotola con lo sciroppo di glucosio aromatizzato. Aggiungere anche le gocce di essenza di mandorla. Procedere mescolando dapprima con il cucchiaio e dopo con le mani. Passare sul ripiano e lavorare l’impasto  fin tanto che non risulterà morbido e liscio.
Conservare il marzapane appena fatto avvolto in un foglio di pellicola trasparente dentro un contenitore a chiusura ermetica.
Ingredienti per il ripieno e per la decorazione finale:

poco meno di un chilo di ricotta fresca
zucchero semolato la cui dose dipende da quanto vogliate dolce la crema di ricotta
4 cucchiai di gocce di cioccolato
1 spolverata di cannella
200 g di glassa (ve ne rimarrà abbastanza)
ciliegine, confetti e frutta candita per guarnire
glassa reale già pronta per decorare

Setacciare la ricotta schiacciandola con un cucchiaio, facendola passare attraverso un setaccio e raccogliere in una ciotola. Aggiungere la cannella e lo zucchero a piacimento. Unire le gocce di cioccolato e mescolare la crema.

Assemblamento della Cassata:


Spianare il panetto di marzapane spolverizzando il ripiano con lo zucchero a velo. Passare un po’ di zucchero a velo sopra lo stampo per cassata e rivestire il bordo della teglia con la striscia di marzapane appena spianata. Procedere a tagliare il bordo della striscia di marzapane che fuoriesce dallo stampo .

Tagliare finemente il pan di spagna e foderare la base dello stampo. Aggiungere la crema di ricotta e chiudere la base della cassata uniformemente con il resto del pan di spagna tagliato sottile. Con l’aiuto del piatto scelto come base su cui presentare il dolce, capovolgere la cassata e staccarla delicatamente dallo stampo. Passare in frigo fin tanto che si prepara la glassa. Sciogliere quest’ultima a bagno maria; quando è liquida versarla delicatamente sulla torta controllando che non scoli dai bordi, e stenderla con l’aiuto di una spatola. Lasciare riposare 5 minuti e ripassare in frigo. Appena lo zucchero sopra la torta si è sufficientemente solidificato prendere la cassata dal frigo e decorare con la frutta candita e i confetti. Decorare la torta con la glassa utilizzando una piccola sacca da pasticciere fatta con la carta da forno. Lasciare riposare un giorno, è meglio.  

  
 Ringrazio tanto Sonia per avermi insegnato i segreti di un'antica tradizione siciliana.



Monday, June 11, 2012

Italian Food and Culture rescheduled for 22 June


Dear Dante members, this event has been rescheduled for 22 June 2012, we hope to see you there!





The Dante Alighieri Society, in association with Slow Food Waitakere presents:


Italian Food and Culture Presentation

A special lunchtime event presented by Wilma Laryn, wine- maker and producer of the Italian radio broadcast, Cartolina.
June 8, 
12:00-1:30pm
Dante Rooms
Freemans Bay community Centre
52 Hepburn Rd
Freemans Bay
Auckland

A highly visual romp through Italian art and kitchens through the centuries, exploring the connection between culture and food.
Wilma Laryn is a committee member of the Dante Christchurch, a teacher of Italian for Musicians at the University of Canterbury School of Music, and also a wine maker, so after the presentation there will be a chance to taste her Cracroft Chase Vineyard's award winning Pinot Gris.

Free event. Please bring a plate of something Italian for a shared lunch. 
RSVP to info@dante.co.nz 

Thursday, June 7, 2012

FELLINI'S "NIGHTS OF CABIRIA".






Ciao a tutti,


We’d like to remind you of our “CineClubDante” class, which will take place Thursday the 14th at 1.30pm at Dante’s.
After “Miracolo a Milano” and “Ieri oggi e domani”, we will this time watch and talk about Fellini’s “Nights of Cabiria”, a 1957 romantic drama which won many awards, including a Oscar Best Foreign Language Film in 1958.
Come and watch the movie, and talk about it with our teacher Matteo Telara.
Based on a story by Fellini, the film is about a waifish prostitute (Giulietta Masina, Fellini’s wife and muse) who wanders the streets of Rome looking for true love but finds only heartbreak.

This is a language class, a fascinating way to improve your language skills through the history of Italian Cinema, from the Neorealismo’s masterpieces to today.
Please let us know if you will come, so that we can arrange the room.

$5 for students
$10 for everybody else.
Coffee included.

Ci vediamo giovedì 14 alle 1.30pm.

Wednesday, June 6, 2012

Pasta cresciuta


Today we have a wonderful recipe from Naples, courtesy of Daniela Lucisano, a journalist with a passion for food who has created the beautiful blog Penna e Forchetta.

You can find the original post here, and feel free to visit Penna e Forchetta for more yummy recipes that are written both in Italian and in English. As a plus her photos are stunning, and 


Buon appetito e buona lettura!!
(Scroll down for English)



Pasta cresciuta
Napoli
Campania
Recipe from Penna e Forchetta


Pasta cresciuta Photos and text copyright of and kindly reproduced with permission of Penna e Forchetta

Pasta cresciuta: piccole palline ricche di sapore


Oggi vi presento un finger food mediterrano o, se volete, .......un tempura campano.

A Napoli fino a poco tempo fa si vendevano per strada pizze e zeppole fritte. Una bellissima immagine di questa abitudine è data da Sophia Loren nel film "L'oro di Napoli" di Vittorio De Sica (è un film del 1954, se non lo avete mai visto cercatelo, è davvero uno spasso).
Zeppole dolci e salate, pasta cresciuta e pizze fritte si mangiavano appena fatte lì sul momento, per strada. Una meraviglia!

Un immagine dal film "L'oro di Napoli" di De Sica..Sophia ha perso la fede. Forse  è rimasta in una pizza fritta?

E quello che vi propongo oggi è proprio uno di quei piatti che avreste potuto mangiare nei vicoli di Napoli qualche decennio fa.

Io l'ho servito come antipasto a Capodanno. 
Accanto a questa ricetta molto rustica ho proposto anche del fois gras, tanto per destabilizzare un pochino il menù. Insomma ho voluto abbinare il diavolo e l'acqua santa! :-D
Secondo voi cosa è piaciuto di più?


Pasta cresciuta
(English translation below)

Per una ventina di "palline"

  • 300 gr di farina
  • 1 bustina di lievito "rapido"
  • un pizzico di sale
  • olio per friggere
Per il ripieno
  • mezzo cavolo bianco lessato e diviso in fiori
  • un piccolo cavolo verde (cavolo romano) lessato e diviso in fiori
  • 4 - 5 filetti di alici tagliati in pezzetti di circa 2 cm
In una terrina mescolo la farina con il lievito e il sale. Aggiungo acqua a poco a poco fino ad ottenere una pastella.

Lascio da parte il composto e scaldo, in un pentolino, l'olio.

Io uso l'olio di semi. Ok no, non lanciatemi contro ortaggi e uova. Lo so che molti di voi utilizzano l'olio di oliva, MA ho le mie ragioni per utilizzare l'olio di semi al posto dell'olio d'oliva e, mentre l'olio si scalda sul fuoco ve le racconto. 
Primo. Cominciamo dal sapore. L'olio extravergine d'oliva ha un gusto fantastico, ma non mi piace che tutto ciò che friggo abbia lo stesso sapore. L'olio di semi sa veramente di poco e quindi, come in questo caso, dove il sapore è già bello deciso, non ho bisogno di aggiungere altre note al piatto.
Secondo. Vogliamo parlare di soldi? Ho bisogno di dirvi che un buon olio extravergine di oliva costa tanto? No, lo sapete già. Allora perchè sprecarlo? E qui di olio ne va tanto e io NON lo riciclo per altre fritture. Snob? No è che dopo aver fritto il cavolo (e le acciughe)  tutto ciò che cuocerete dopo avrà sapore di cavolo e acciughe, anche i dolci :-D
E poi si, uff non mi piace proprio lasciare lì l'olio e riutilizzarlo giorni e giorni dopo.... Si, ok sono snob :-D.

Torniamo alla ricetta. Tuffo i ciuffetti di cavolo nella pastella e li ricopro ben bene. Li butto poi, pochi alla volta, nell'olio bollente. Li lascio dorare. Quindi li tolgo dalla pentola e li lascio sgocciolare qualche secondo su carta da cucina.

Stessa operazione con i pezzettini di alici. Le palline saranno più piccole, ma non meno saporite.

Servo tutto ben caldo come aperitivo.

Ultima raccomandazione.... attenzione a dove lasciate i vostri anelli! (per ogni riferimento vi lascio alla visione del film :-D)

Pasta cresciuta: small balls full of flavor


Pasta cresciuta 
For about 20 balls
  • 300 gr of flour
  • 1 packet of instant yeast
  • a pich of salt
  • oli for frying
For the filling
  • Half boiled cauliflower divided into florets
  • A small green cabbage (Roman's cabbage, or broccoli) boiled and divided into florets
  • A few anchovies, chopped
In a bowl I mix the flour with the baking powder and salt. I add water until I get a creamy batter.
I leave aside the mixture and put the oil in a saucepan.

I dip the florets in the batter and coat them well. Then I throw them, a few at a time, in the hot oil. I let them fry until golden.
Then I remove them from the pan and let them drain on a paper towel.

I do the same with the chopped anchovies, making smaller balls.

I serve them hot as an appetizer


Monday, June 4, 2012

Foto della Festa della Repubblica 2012 e donazioni per il terremoto in Emilia





Festa della Repubblica
(Scroll down for English)


Il 2 di giugno la Società Dante Alighieri di Auckland ha celebrato la Festa della Repubblica. Ringraziamo tutti i presenti e l'Ambasciatore Alessandro Levi Sandri, l'addetto consolare Donato Scioscioli, ed il nostro Console Onorario Mario Magaraggia.

Durante i discorsi li Vice-presidente della Dante Dott. Bernadette Luciano ha annunciato che la Dante di Auckland farà una donazione pro-terremoto per l'Emilia. Chiunque fosse interessato ad unirsi a noi può contattare Alessandra ad alessandra@clear.net.nz per ulteriori informazioni.
È possibile anche fare donazioni dirette attraverso questi enti o la Croce Rossa Italiana.


On 2 June the Dante Alighieri Society of Auckland celebrated the Festa della Repubblica. We would like to thank all of those who attended, including our new Ambassador Alessandro Levi Sandri, Consular officer Donato Scioscioli, and Italy Honorary Consul Mario Magaraggia.

During the speeches Dante's Vice-president Bernadette Luciano announced that the Dante Auckland will make a donation for the earthquakes in Emilia. Anyone interested in contributing with us can contact Alessandra at alessandra@clear.net.nz for more information.





Photos of the speeches by Massimo:








Friday, June 1, 2012

Baci di Dama




Baci per tutti!

Baci di Dama
Piemonte
Recipe from La Casa di Artù


Artù is a prolific food blogger from Piedmont, an Italian region famous for its wines and fine foods. Today she is offering the Dante readers a very special recipe: the sweet hazelnut and chocolate Baci di Dama (Lady's kisses). There is an intro about Piedmont famous hazelnuts, and also about two famous patisseries in Tortona that use almonds in their recipes. 


Buona lettura e... un dolce fine settimana a tutti!!



Cucina regionale Piemontese: Baci di dama

Photos and text copyright of and kindly reproduced with permission of La Casa di Artù



Le nocciole:
La nocciola piemontese è un prodotto molto utilizzato nella tradizione dolciaria piemontese. E' persino considerata la migliore al mondo, ma dirvi ciò mi sembra esagerato, non vorrei essere troppo campanilista....ihihih.
La ricetta forse più importante che rende onore alla nocciola piemontese è data dall'incontro con il cacao e crea la famosa crema gianduja, credo conosciuta ovunque!!!
Ma se volete sapere il colmo dei colmi.....Artù è allergica alle nocciole....NOOOOO quando l'ho saputo giuro che ho avuto un pò di rammarico, e la torta di nocciole? e la famosa crema gianduja? e i giandujotti (speciali cioccolatini)? e soprattutto i baci di dama??? Niente, eliminare tutto!!! 


I baci di dama
I baci di dama sono dolcetti tipici Piemontesi, furono chiamati così perchè la loro forma creata con due calotte semisferiche ricordavano le labbra intente a baciare.
Gli ingredienti principali per l'impasto sono solo quattro: farina, nocciole, burro e zucchero. Vanno poi uniti con del buon cioccolato ed il gioco è fatto!
Sono conosciute anche altre varianti con nocciole più grossolane (Cherasco), con ganache al cioccolato, con scorze di arancia, con l'aggiunta di rum....ma quelli di solito non sono chiamati Baci di Dama, ma semplicemente Baci.


Le pasticcerie di Tortona
Le due famose pasticcerie di Tortona potevano essere la mia soluzione. Sia la Pasticceria Vercesi sia la Pasticceria Casali site nel centro storico di Tortona producono due tipi di baci di dama super speciali!

La prima un bacio chiamato "dorato" fasciato con carta dorata e dalla forma allungata ed un colore più bruno dovuto alla presenza di cacao nell'impasto. Nella scatola regalo troverete la famosa "poesia" dei baci 
La seconda produce il classico bacio dalla forma tonda ed avvolto in carta d'argento e a sua volta in carta colorata con fasciatura "a caramella".
Entrambe hanno un fattore in comune hanno sostituito l'uso della nocciola con quello della delicata mandorla...e quindi io ho risolto il mio problema dei baci di dama. Ho iniziato a farmeli "a modo mio".... prendendo spunto da loro, naturalmente simili, ma ineguagliabili nel gusto ....(non per niente sono pasticcerie storiche e famosissime!!!)


Ricetta di mamma Angela per i Baci di dama
Ingredienti
250 gr di nocciole Piemonte, tostate e sminuzzate finemente (io ho sostituito con farina di mandorle)
300 gr di farina bianca
250 gr zucchero semolato
200 gr di burro

cioccolato fondente 

Procedimento
Impastare gli ingredienti in una ciotola. Formare le palline di impasto e disporle nella teglia, vi consiglio di farle piccole e di lasciarle un poco distanziate perchè in cottura si allargano.
Cuocere a 170-175°C per circa 20-25 minuti. Lasciare raffreddare in teglia, senza toccarli.
Far fondere a bagnomaria o nel microonde del cioccolato fondente ed accoppiare le calottine a due a due, utilizzando il cioccolato fuso come "collante".

Procedimento e creazione Baci di Dama

Servire o avvolgendoli ad uno ad uno in carta argentata o semplici, a vostra scelta.

Ve li presento..... che ne pensate????

Colazione? si ...con un Bacio

Baci per tutti!


For more delicious recipe from Piemonte please visit http://lacasadi-artu.blogspot.it/