Tuesday, August 25, 2015

The official Prosecco of the Festival Italiano: Borgo SanLeo


San Leo


This year one of our major sponsor is Prosecco Borgo SanLeo, Farro’s top selling Prosecco, and the drink of choice at many Italian events, like the 2015 Festa della Repubblica Concert with Maestro Christian Leotta, hosted by the Embassy of Italy in Auckland.

About Prosecco Borgo SanLeo
Vinification: The estate’s Glera grapes are softly pressed and the must is kept at 0° C until ready for conversion into sparkling wine in stainless steel pressurized tanks, according to the traditional Charmat method.
Colour: Bright pale straw-yellow; a fine, clear mousse with a very delicate perlage
Bouquet: Pleasantly fruity and with a good aromatic intensity, recalls wisteria flowers and Rennet apples.
Flavour: Very well-balanced and appealing, with the extremely delicate almond note that is typical of Prosecco.
SERVING TEMPERATURE:
Serve at 5° – 7° C.
FOOD MATCHES:
Excellent as an aperitif, this wine can accompany a whole meal when the menu consists of delicate dishes, right through to dessert.


ProseccoBorgosanleo


La storia del Prosecco ebbe inizio nel 1500 a Trieste, ma nel corso dei secoli la produzione di questo vino venne completamente abbandonata dai viticoltori del Carso triestino e del Collio friulano, sviluppandosi invece lungo le colline venete, in particolare nella provincia di Treviso (zone di Conegliano ed Asolo). Il Prosecco ha ottenuto grande successo all’estero a partire dal secondo dopoguerra, ed in particolare negli ultimi anni, infatti nel 2014 ha superato per la prima volta lo Champagne per numero di bottiglie vendute nel mondo. Ma questo ha creato una serie di tentativi di imitazione in diversi paesi come il Sudamerica (“Prosecco Garibaldi” in Brasile), la Croazia (“Prošek”), in anche l’ Australia (“Prosecco Vintage”). Per questo motivo si è reso necessario ricollegare la produzione veneta col nome della località originaria del Prosecco, e cioè la località omonima presso Trieste, nel contempo ripristinando gli antichi nomi – “Glera” e “Glera lungo” – dei vitigni. Si decise quindi di creare un’area di produzione contigua molto più vasta della precedente, contenente anche alcune province nelle quali il Prosecco non era mai stato prodotto o prodotto in quantità limitatissime (Venezia, Padova, Belluno) e anche nella sua zona di nascita (Trieste, Gorizia, Udine), proprio dove la produzione era praticamente cessata da secoli. L’iter venne concluso il 17 luglio 2009, con la promulgazione del decreto di riconoscimento della DOC “Prosecco”, e di due zone DOCG.